VERONA
14-17 Giugno 2007


PERCORSO 9

Dal Monte Baldo al Lago di Garda - mtb

Sabato 16
Partenza ore 8.00 da Piazza Bra, davanti al monumento di Vittorio Emanuele II

Difficoltà: impegnativa
Lunghezza: km 50
Dislivello: m 600
Fondo stradale: misto asfalto e sterrato mosso, sentieri
Località: Novezza, Malga Valfredda, Colonei de Pesina, Dosso dei Cavalli, Prada, San Zeno di Montagna, Bosco Sperane, San Verolo, Valle dei Molini, Garda.

Percorso tecnico e panoramico dedicato agli amanti della mountain-bike che si sviluppa sulla parte centro-meridionale del Monte Baldo, toccando sia il versante che dà sulla Val d'Adige che quello orientato verso il lago, che raggiungeremo dopo una spettacolare e piacevole discesa che termina a Garda.
È necessaria una buona preparazione fisica ed un'ottima conoscenza della tecnica di discesa. La partenza è posta a Novezza, una delle località più conosciute del Monte Baldo, sia per le sue piste da sci che per la presenza di un orto botanico che raccoglie piante e fiori autoctoni del Baldo, coltivati e presentati per scopi didattici e divulgativi.
Iniziamo la nostra escursione prendendo la strada in discesa che ci porta al dosso su cui è collocata Malga Basiana, nei cui pressi troviamo un piccolo cimitero di guerra comunemente conosciuto come Buse dei Morti.
Si tratta di un'opera risalente al 1848, anno della Prima Guerra di Indipendenza italiana, in cui sono raccolti i resti di cinque soldati piemontesi e di tre austriaci, caduti in questi luoghi durante un'aspra battaglia.
Sulle alture circostanti sono ancora oggi visibili le trincee ed un piccolo fortino austriaco.
Continuiamo la nostra pedalata salendo tra i prati che portano prima alla splendida vallata di Malga Ime, dove vediamo una costruzione settecentesca un tempo di proprietà della nobile famiglia dei Canossa e poi a Malga Valfredda.
Da qui il nostro itinerario prosegue ora verso sud lungo la strada principale alla volta de i Colonei di Caprino, frequentato punto di partenza per deltaplanisti e parapendisti. Ammiriamo il suggestivo panorama sul Lago di Garda che si offre alla nostra vista.
Oltrepassiamo i Colonei di Caprino e sempre verso sud andiamo, ora per sentiero, ai Colonei di Pesina, situati alle pendici sud-orientali del Monte Sparavero. È questo il punto più alto raggiunto dal nostro itinerario, ora inizia infatti una parte suggestiva grazie alla quale arriviamo, tra boschi, verdi prati, mucche e pozze, a Malga Zocchi e al Dosso dei Cavalli.
A questo punto, qualora ci accorgessimo di essere a corto di energie, potremmo continuare il nostro giro prendendo la variante tra le malghe (con tratti non percorribili in bicicletta) che ci porterà direttamente a Lumini e a Bosco Sperane.
Se invece siamo supportati da una buona forma fisica, possiamo seguire la via dell'acquedotto tra i prati e scendere, attraverso i boschi della Val del Sacco, in Prada, località turistica frequentata sia in estate che in inverno grazie alle vicine piste da sci. Percorriamo un breve tratto su strada asfaltata raggiungendo la vicina chiesetta medievale dedicata a San Bartolomeo, restaurata agli inizi degli anni Ottanta, quindi riprendiamo a scendere rituffandoci nel bosco e, in pochi chilometri, giungiamo a Ca' Castello e Laguna, alcune delle contrade che attorniano San Zeno di Montagna. Il panorama sul lago è sempre incantevole: conviene approfittarne facendo una breve sosta. San Zeno di Montagna è posto come su un balcone sul lago, e l'intero suo territorio, come abbiamo avuto modo di osservare in quest'ultima parte del percorso, grazie alle sue bellezze naturali, ai prati e ai boschi si presta a passeggiate ed escursioni. Riprendiamo le nostre biciclette per arrivare a Bosco Sperane, luogo che è un vero paradiso per gli appassionati di mountain-bike.
Lanciamoci quindi in una lunga ed emozionante discesa che termina solo ai piedi del Monte Baldo. Qui entriamo nella frazione di San Verolo, grazioso paese dove troviamo un'antica chiesetta romanica. In poco tempo copriamo poi un breve tratto pianeggiante che ci separa da Castion dove, sulla destra, vediamo la settecentesca villa Pellegrini-Cipolla, una struttura di grande fascino ed imponenza dotata di un ampio parco che ospita le statue delle Quattro Stagioni. Il lago è sempre più vicino ed ormai siamo giunti quasi alla fine della nostra escursione, che concludiamo attraversando l'affascinante valle dei Molini. Essa prende il nome dai numerosi mulini che in passato costituivano la base della produzione agricola locale; la valle è stata originata dalla lenta ma continua erosione del torrente Tesina tra le morene dei monti Bran e Carpene ed ha conservato il suo aspetto, risparmiato dall'intensa urbanizzazione che ha caratterizzato invece altre zone del lago. Finalmente si apre davanti a noi il golfo di Garda con la sua splendida rocca. Possiamo adesso concederci una rilassante passeggiata sul lungolago o percorrendo gli stretti vicoli del centro storico, magari gustandoci un meritatissimo gelato.



Mappa d'insieme

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