FEDERAZIONE ITALIANA
AMICI DELLA BICICLETTA


FIAB - AMICI DELLA BICICLETTA - Mestre

17° cicloraduno nazionale Amici della Bicicletta
24-27 giugno 2004 - a Venezia e dintorni

 
 


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Chi viene a Mestre da altre città troverà, come altrove, traffico autoveicolare ma non potrà non notare la presenza di molte biciclette: gente che va al lavoro, a fare la spesa, studenti, ragazzi, ecc.
Una mobilità importante che permette alla città di non soffocare del tutto nel caos e nell'inquinamento, una mobilità sostenibile che va incentivata e tutelata.

Piste Ciclabili e Ufficio Biciclette
Il programma delle Piste Ciclabili nel Comune di Venezia è ben illustrato nel sito dell'Ufficio Biciclette:
www.comune.venezia.it/biciclette
Qui potete trovare, oltre ad una descrizione delle numerose attività svolte dall'Ufficio Biciclette, anche l'elenco e la mappa di tutte le piste ciclabili realizzate dal Comune a Mestre e Marghera:
www.comune.venezia.it/biciclette/rete_ciclabile.asp
la relativa mappa di cui a sinistra vedete la copertina:
www.comune.venezia.it/biciclette/mappa/
e molto altro.

 

Foto di Piste Ciclabili realizzate nel Comune di Venezia


La pista ciclabile di via Pertini - Mestre
in fase di costruzione (2003)


La pista ciclabile di via Pertini - Mestre
Inaugurazione (2003)
Taglio del nastro del vice-Sindaco Mognato

La pista ciclabile di via Pertini - Mestre
Inaugurazione (2003)

La pista ciclabile di via Pertini - Mestre
Inaugurazione (2003)

Pista ciclabile in via Cappuccina - Mestre

Pista ciclabile di via Dante - Mestre (nota 1)

La recente passerella ciclo-pedonale che porta al grande Parco di San Giuliano a Mestre

Pista ciclabile in Viale Garibaldi - Mestre

Pista Ciclabile in Viale San Marco - Mestre

Pista Ciclabile Parco Bissuola - Mestre

Pista ciclabile di Via Verdi - Mestre

Via Caneve: strada ciclo-pedonale - Mestre

Verrà favorita anche la ciclabilità nei Parchi urbani (con segnaletica e mappe)

Via Durando - Marghera
nota 1: la ciclabile di via Dante è la più "antica" ciclabile di Mestre, citata sempre nella manualistica tecnica nazionale. Si collega inoltre con un'opera veramente importante per i ciclisti veneziani; il sottopasso ciclabile che, passando sotto la ferrovia, collega Mestre e Marghera.
 

Piste ciclabili sul territorio veneziano: storia, stato attuale e programmi di sviluppo futuri

articolo di
Gabriele Vergani, architetto, Ufficio Mobilità, Comune di Venezia
Antonio Dalla Venezia, consulente, Ufficio Biciclette, Comune di Venezia

pubblicato nella rivista dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Venezia

Introduzione

L’Amministrazione Comunale di Venezia nel maggio del 2002 ha approvato il “Piano Generale del Traffico Urbano di Mestre e Marghera” per affrontare i problemi indotti dal traffico e migliorare il sistema della mobilità del suo territorio.

Fondamentale importanza riveste il “Piano delle Piste Ciclabili” che nelle strategie dell’Amministrazione ha il compito di definire i percorsi ciclabili che dovranno essere realizzati nei prossimi anni.

La bicicletta rappresenta una valida alternativa al mezzo motorizzato sia a due che a quattro ruote, soprattutto in realtà come la Terraferma veneziana, contraddistinte da un territorio prevalentemente pianeggiante e con spostamenti di lunghezza limitata.

Il ruolo degli Enti Locali dovrebbe essere quello di realizzare piste ciclabili con elevati standard di sicurezza, continuità nei percorsi ed elevata qualità nella progettazione. Queste caratteristiche si rendono necessarie sia per rendere attraenti questi percorsi per tutti (bambini e anziani) sia per evitare di realizzare tratti di piste sconnesse dalla rete. A questi fattori si deve aggiungere che una qualità progettuale insufficiente può indurre l’utenza ciclistica a preferire la sede stradale alle piste ciclabili contravvenendo oltretutto alle normative vigenti.

A obiettivi strettamente tecnici legati alle piste ciclabili si aggiungono strategie ed iniziative per far avvicinare i cittadini a questa modalità di trasporto. Proprio per perseguire questi fini alcune amministrazioni, non avendo sempre al loro interno strutture o competenze adeguate, si sono dotate di uffici dedicati, solitamente denominati “Ufficio Biciclette”.

Anche il Comune di Venezia, a partire da settembre di quest’anno, ha istituito un Ufficio Biciclette all’interno dell’Ufficio Mobilità, tra gli obiettivi a breve termine sono da sottolineare: la realizzazione della carta delle piste ciclabili, il monitoraggio periodico delle piste, il censimento dell’uso della bicicletta tra gli studenti degli istituti medi mestrini, la dotazione agli uffici comunali di un certo numero di bici.

Questo contributo vuole offrire una veloce panoramica sullo sviluppo dell’attuale rete ciclabile nel corso degli anni e fornire le informazioni quantitative e qualitative che la contraddistinguono.

 

Un po’ di storia

I primi documenti di piano di una rete ciclabile  urbana dell’Amministrazione comunale di Venezia sono quelli relativi all’anno 1989. Quasi contemporaneamente, l’Assessorato all’Urbanistica, con “Il Piano Generale delle Piste Ciclabili”, e quello ai lavori pubblici, con lo schema dei “Percorsi Ciclabili in sede propria”, elaborano dei progetti che raccolgono le indicazioni  fino ad allora presentate dai diversi quartieri e dalle associazioni ambientaliste mestrine.

Fino ad allora i soli percorsi esistenti, per un totale di circa 1 km, erano quelli lungo via Sansovino,  lungo il Terraglio, mentre era stato appena approvato l’intervento sul Ponte della Libertà per un’estensione di circa 3 km.

Il concetto di rete, che era caratteristica comune di tutte le esperienze europee che fino ad allora avevano conseguito risultati importanti nel campo della ciclabilità, si affermerà pertanto nel nostro territorio solo a partire dalla fine degli anni ‘80 e si concretizzerà solo successivamente a seguito delle elaborazioni  degli uffici dei Lavori Pubblici che ne avevano acquisito definitivamente le competenze.

Il “Programma delle Piste Ciclabili” dell’anno ’92 segna un ulteriore passo in avanti nella costruzione dell’attuale rete ciclabile cittadina, ma solo nel corso del 1996 l’Amministrazione comunale, anche a seguito della redazione di un lavoro simile da parte dell’associazione degli Amici della bicicletta, approva “Il Piano delle Piste Ciclabili”.

Allora l’estensione complessiva della rete era di circa 8 km, con l’obiettivo di estenderla, nel giro di qualche anno, fino a raggiungere un’estensione di circa 50 km.

Da allora la rete si è sviluppata sia sulla base del piano approvato nel 1996 sia delle richieste dei singoli quartieri o gruppi di cittadini. Se da un lato questa politica ha portato ad un considerevole aumento del numero di tratte ciclabili, dall’altro ha permesso la creazione di percorsi contraddistinti da frequenti interruzioni di continuità e senza una chiara gerarchia dei percorsi da sviluppare prioritariamente.

 

Situazione attuale

Le piste ciclabili esistenti si sviluppano per circa 27 km di piste, mono e bidirezionali diffuse sul territorio comunale.

Come si è già accennato in precedenza accanto a percorsi che presentano una discreta continuità, permettendo il collegamento tra aree urbane e suburbane senza particolari interruzioni, ve ne sono altri costituiti da tratte ciclabili isolate e prive di connessione con la rete. Queste caratteristiche fanno sì che una quota elevata delle piste esistenti sia poco funzionale e spesso presenti punti conflittuali che diminuiscono fortemente le condizioni di sicurezza per i ciclisti. Ne consegue l’obbligo a percorrere lunghe tratte di strade congestionate prive di sedi separate o protette.

Dell’attuale estensione complessiva circa 10 km sono a Mestre, 8 km a Marghera e 9 km di piste e percorsi ciclabili lungo gli assi di penetrazione radiale e in aree suburbane.

Tra gli interventi più significativi e con elevata qualità progettuale si evidenzia la pista ciclabile bidirezionale lungo viale S. Marco (si vedano le fotografie allegate).

E’ inoltre importante segnalare il collegamento che dalla rotatoria di piazzale Giovanacci a Marghera prosegue sotto la ferrovia e raggiungere il centro di Mestre lungo via Dante e via Cappuccina per un’estensione complessiva senza discontinuità di oltre 2 km.

 

Programmi di sviluppo

Si prospetta un'estensione della rete esistente dagli attuali 27 km a oltre 50 km in una prima fase, considerando gli interventi già programmati e in fase di realizzazione. Sono inoltre ipotizzati altri 40 km di piste ciclabili lungo direttrici e percorsi ritenuti utili dagli uffici competenti o derivanti da richieste dei quartieri. Per ognuno di questi si dovranno realizzare studi preliminari sulla loro effettiva fattibilità ed eventualmente avviarne la progettazione preliminare.

Una delle priorità confermate dal Piano riguarda il completamento dei corridoi di collegamento con la stazione FS, e tra stazione e centro città. I due tratti di via Querini e via Rosa oltre a via Brenta Vecchia consentiranno di raggiungere le zone a traffico limitato e le aree pedonali senza soluzioni di continuità.

A queste si aggiungerà la realizzazione di due piste ciclabili lungo due degli assi stradali principali di Mestre: corso del Popolo e viale Garibaldi.

Nel settore nord, a completamento del progettato percorso di viale Garibaldi, si ipotizzano:

  • connessione ciclabile da via Trezzo fino a via Terraglio tramite il sottopasso ferroviario previsto dal programma S.F.M.R.;

  • un collegamento con Forte Carpenedo, idoneo a collegarsi a itinerari ciclabili extraurbani verso Mogliano.

Nel settore est sono previsti:

  • il percorso di via Torino con relative connessioni verso via Cappuccina, via Sansovino e viale S.Marco;

  • il collegamento dell'insediamento Pertini con il percorso di viale S.Marco tramite la passerella esistente su viale Vespucci;

  • i percorsi nell'ambito di piani attuativi urbanistici in corso di studio, dei futuri insediamenti di Bissuola e Favaro la cui realizzazione seguirà di pari passo quella dei piani stessi.

Nel settore ovest sono previsti:

  • il completamento dei percorsi ciclabili lungo via Castellana e il collegamento alla pista ciclabile di via Paccagnella;

  • i percorsi su via Oriago, via Asseggiano e via Risorgimento e i relativi collegamenti a via Miranese;

  • il completamento del percorso di via Brendole e il collegamento con via Castellana attraverso l’esistente ponte sul canale Marzenego.

Tra le opere in corso di realizzazione e programmate nei prossimi anni è da evidenziare il realizzando Parco di S.Giuliano che prevede al proprio interno una rete di percorsi ciclabili oltre al collegamento con la pista ciclabile di viale S.Marco attraverso una passerella sopraelevata.

Inoltre tutti i progetti di nuove fermate o sottopassi e sovrapassi previsti dall’S.F.M.R. prevedono la possibilità di attraversamento e sosta da parte dell’utenza ciclistica, sia al fine di connettere diverse zone della città sia per offrire un rapido e sicuro interscambio bicicletta-treno.

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